BATTIPANNI


BATTIPANNI IN PLASTICA
A partire dagli anni '60, la tendenza della plastica a rimpiazzare i materiali naturali con polimeri artificiali a basso costo ha interessato anche la manifattura dei battipanni, che quindi ormai da diversi decenni sono disponibili in versione sintetica.
Si tratta di strumenti più leggeri e più resistenti agli agenti atmosferici di quelli in fibre naturali o in metallo, ma meno robusti di questi nel sopportare lo sforzo meccanico. Di colore spesso sgargiante, la loro parte larga può avere una notevole varietà di forme, alcune delle quali fantasiose e talora persino allusive all'impiego disciplinare (quali il battipanni a forma di mano, oppure il modello italiano a forma di faccia firmato dalla ditta Alessi e commercializzato col nome di Spank).

moderni battipanni in plastica, di diversa forma e provenienza


BATTIPANNI IN METALLO
Oltre ai modelli già descritti, nella prima metà del XX secolo esistevano anche battipanni costruiti col filo di ferro. Né in Italia né nel resto d'Europa hanno mai avuto grande diffusione, ma in Nordamerica erano molto popolari. Nelle immagini a destra, tratte da un catalogo del 1918 e da un quotidiano del 1909 (entrambi statunitensi), ne vengono decantate le qualità con dovizia di particolari.


in alto: battipanni statunitense, inizio XX secolo;
in basso: l'inserimento all'impugnatura di due battipanni in metallo

pubblicità da un catalogo statunitense (1918)

battipanni statunitense
con manico lungo
(prima metà del XX sec.)
In questo tipo di strumento il ferro era sempre inserito in un'impugnatura di legno; in alcuni casi, come quello mostrato nel dettaglio in alto a destra, questa non giaceva sullo stesso piano delle parti metalliche ma formava con esse una specie di scalino, per evitare alla mano che lo reggeva di sbattere contro il tappeto.
La parte larga poteva avere un gran numero di forme; alcune di esse non erano troppo dissimili da quella del battipanni "a cuore", cioè dal profilo vagamente triangolare; altri modelli invece l'avevano di forma più tondeggiante, oppure squadrata, senza uno schema fisso.

pubblicità da un quotidiano statunitense (1909)
battipanni statunitensi, prima metà del XX secolo

Col passare del tempo, la maggiore facilità di lavorazione del ferro rispetto alle fibre vegetali ha portato alla realizzazione di battipanni dai disegni sempre più fantasiosi, fino a bizzarri modelli che riproducono sagome umane o uccelli ed altri animali vari.

estrema varietà di forme di battipanni statunitensi moderni (seconda metà del XX secolo)

Esisteva la versione metallica anche del battipanni ad ansa semplice, che in questo caso era formato da un doppio filo di ferro intrecciato: ciò dava allo strumento la consistenza di una molla, in grado di assorbire meglio le vibrazioni dei colpi.


battipanni metallico ad ansa, Stati Uniti, prima metà del XX secolo


A fronte di una tale varietà di forme è facile comprendere come sia nata una tendenza al collezionismo di questi modelli obsoleti, la cui produzione oggi persiste puramente in qualità di oggetto d'artigianato, replica di quelli autenticamente antichi, per mero scopo decorativo piuttosto che come vero utensile domestico.

A differenza dei battipanni in fibre vegetali e in plastica, però, quelli in metallo non si prestano molto ad essere usati per la disciplina domestica: la maggiore durezza del materiale e la minore superficie d'impatto li rende assai poco adatti a questo scopo.

collezione di battipanni metallici d'epoca




battipanni in fibre vegetali
battipanni ad ansa

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